A novembre le immatricolazioni hanno segnato un altro brusco arresto.
I privati, con 10.000 targhe in più, sono ancora in zona positiva rispetto al novembre 2019, grazie al giorno lavorativo in più e agli ordini raccolti in estate con gli incentivi.
Ma voci dal campo raccontano che da metà mese molti clienti si sono mostrati riluttanti a saldare l’acquisto e a ritirare la macchina. Si fanno sentire sia la fine degli incentivi ma soprattutto la fine dell’illusione che la pandemia fosse ormai alle spalle, come avevamo creduto in estate.
Il portafoglio ordini è ormai quasi esaurito. I noleggi e le aziende sono sempre col segno meno, ma si tratta di meno 8.000 auto. Il mercato sarebbe stato ancora positivo, se non fossero mancate 15.000 auto-immatricolazioni e km0, assenti per due ragioni: da un lato, la capacità finanziaria del sistema distributivo è in affanno, comprensibilmente. Dall’altro, le case stanno attente a immatricolare ciò che si potrebbe anche vendere, ma che farebbe alzare la CO2 media e le relative sanzioni.