Tutti la chiamano la direttiva “Case Green” ma il nome vero e ufficiale è Epbd e fissa le regole per l’efficientamento energetico degli immobili dei Paesi UE.
Ma di cosa stiamo parlando?
Epbd sta per Energy performance of buildings directive ed è la direttiva europea che ne aggiorna una già esistente che ha come obiettivo quello di ridurre l’impatto delle emissioni delle case e, con diverse scadenze e modalità, stabilisce:
- i termini in cui gli edifici residenziali devono essere riconvertiti e ristrutturati;
- le modalità con cui costruire gli edifici nuovi;
- come e quanto utilizzare le fonti energetiche rinnovabili;
- come gestire gli impianti.
La Epbd è stata approvata dal Parlamento Europeo a marzo del 2023 ma ora è in corso di discussione al Consiglio Europeo con la mediazione della Commissione Europea, e mancano accordi su tanti punti strategici.
Il primo incontro si è tenuto il 6 giugno e ha dimostrato che la strada è tutta in salita. È sicuro che molto, anzi moltissimo di quanto stabilito nella prima fase di approvazione, verrà modificato.
I NUOVI LIMITI ALLE CALDAIE
La normativa va a rivedere i limiti delle prestazioni energetiche degli edifici e le caratteristiche dei relativi attestati di prestazione energetica.
Se approvata nella versione attuale, per esempio, la Epbd vieterebbe già a partire dal 2024 le agevolazioni fiscali per l’installazione di caldaie a gas ovvero quelle caldaie che usano solo combustibili fossili (sono invece ammesse quelle che usano sistemi ibridi o che usano combustibili rinnovabili come biometano o idrogeno). Ma la discussione si è già arenata sui termini delle ispezioni periodiche degli impianti, sui sistemi di certificazione degli professionisti dell’edilizia, sulle tecniche di ventilazione e condizionamento ammissibili. E altro ancora.
La strada è tutta in salita e non troverà una conclusione definitiva sicuramente per l’autunno quando in Italia dovrà essere approvata la nuova legge di bilancio con il rinnovo degli incentivi fiscali che dovranno essere riapprovati (almeno per il capitolo casa) alla cieca.
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GLI ALTRI REGOLAMENTI
Anche perché le novità in merito alla casa e al suo efficientamento energetico non si limitano all’Epbd. Ci sono anche altri regolamenti europei in discussione come l’Ecodesign e l’Ecolabelling che stabiliscono per esempio una nuova etichettatura energetica per i sistemi di riscaldamento. Se approvati si porterebbero dietro una nuova classificazione energetica degli impianti con conseguenti modifiche al sistema degli incentivi.
Salirebbero per esempio nelle classi più alte (A e superiori) le pompe di calore elettriche mentre uscirebbero dal sistema le caldaie a condensazione che andrebbero fuori produzione dal settembre del 2029 (la classe A scenderebbe in F) così come i sistemi ibridi che scenderebbero in classe D e E.