Nella concessionaria media la leva finanziaria sull’usato è ancora in peggioramento se si considerato i dati della media annualizzata dei primi 10 mesi del 2020, Ma il business non sta andando male.
I giorni di giacenza sono saliti a 73, dai 71 della media 2019, mentre lo stock risulta stabile: sono dati che in un anno di lockdown indicano una gestione accorta del magazzino. Questi valori scontano ovviamente il fermo della primavera che però, vale la pena ricordarlo, ha operato non solo sulle uscite ma anche sugli ingressi.
Comunque il minor ritmo del business si è fatto sentire. Su base annua, il valore dello stock per la concessionaria si avvicina ai 700.000 euro, in crescita del 7%, a fronte di un incremento dei ricavi poco sopra il 4% a 3,4 milioni. È questa relazione che ha portato la leva finanziaria di nuovo al 20%.
Insomma, la domanda sarà stata anche fermata, ma è tutt’altro che fiacca, come si evince dal valore medio aumentato del 7%.
Era vero che le persone stavano spostando la mobilità sull’auto personale. Inoltre, la scarsità di offerta su certi modelli e versioni, dovuta al fermo delle fabbriche e anche alla necessità di stare dentro certi limiti di emissioni, ha spinto tanti clienti a trovare nell’usato ciò che sul nuovo veniva negato loro.