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Il futuro del camper: più servizi e assistenza

Intervista doppia con Ester Bordino e Vittorio Dall'Aglio, presidente e presidente onorario di Assocamp

Il 10 settembre apre i battenti alla Fiera di Parma il Salone del Camper 2022, uno dei più importanti momenti di incontro dell’industria, della rete di distribuzione, degli accessori e dei servizi che ruotano intorno al camperismo in Italia e in Europa. È un mondo che abbraccia sempre più appassionati se, com’è vero, nel 2021 il Salone ha attratto più di 100 mila persone per 280 espositori (tra cui anche Agos).

L’edizione del 2022 si apre in un momento di congiuntura economica complessa con l’inflazione ai massimi storici, elezioni alle porte, crisi energetica e il tema della carenza di prodotto ancora non risolto. Ma non mancano anche le buone notizie per un settore che negli ultimi anni è cresciuto, ha scoperto nuovi appassionati soprattutto tra le giovani famiglie e ha iniziato a conoscere un nuovo domani.

Per questo abbiamo incontrato Ester Bordino, presidente di Assocamp (di cui Agos è un partner storico), e il presidente onorario Vittorio Dall’Aglio con cui abbiamo fatto il punto sul mercato.
 
Presidente, ci da qualche numero sul 2022?
Ester Bordino – Per i numeri è ancora presto sbilanciarsi ma di certo nel 2022 l’immatricolato è sceso perché le consegne sono in ritardo. Siamo ancora in attesa di mezzi che dovevano essere consegnati a marzo del 2022 e in alcuni casi anche a novembre del 2021.
 
Ancora problemi con componenti e materiali?
EB – Si. Stiamo aspettando di capire se la situazione si sbloccherà in novembre per recuperare qualcosa entro la fine dell’anno. Mancano i mezzi. Quindi le nuove immatricolazioni frenano, c’è domanda di usato ma scarseggia per il fatto che non riusciamo a consegnare il nuovo. Anche la richiesta di noleggio è aumentata ma la carenza di mezzi ha fatto sì che molti concessionari non abbiano potuto mettere a disposizione veicoli a sufficienza.

Ester Bordino, presidente Assocamp

Quindi qual è l’umore con cui si aprirà il Salone del Camper?
EB – Davanti a noi ci sono diversi interrogativi. Il primo tra tutti è che non sappiamo quanto inciderà l’aumento del costo della vita sul nostro settore.

La combinazione di carenza di prodotto, rincaro dell’energia e inflazione sembra in effetti un po’ una tempesta perfetta…
Vittorio Dall’Aglio – Si lo è, e dobbiamo farci i conti, ma io resto positivo perché la domanda è rimasta alta. In questo momento, per esempio, poter proporre finanziamenti adeguati all’acquisto dei mezzi, come facciamo da anni con Agos, è sempre più importante. Nonostante i problemi elencati, la domanda è rimasta buona. E finché resta così, possiamo ben sperare.

Come si reagisce a questa situazione?
EB – Da tempo stiamo sollecitando i dealer a diversificare. Non puntare solo sulla vendita ma anche sui servizi e sull’assistenza, oltre che sul noleggio.  

Vittorio Dall’Aglio, presidente onorario Assocamp

Come stanno facendo ormai da anni nel settore delle auto e delle moto?
VD – Si ma dobbiamo marcare le differenze che sono molte. Nel nostro mondo è impensabile, per esempio, vendere un camper su internet. Il cliente viene dal concessionario con le stesse aspettative con cui si reca da un consulente. Il servizio è inteso come una consulenza vera e propria che deve aiutare a comprendere l’esperienza di vita e non solo di viaggio. Anche perché la clientela sta cambiando.

In che modo?
EB – Al camperismo si sta avvicinando una clientela nuova, più “altospendente” che ha esigenze diverse. Arriva dal settore automobilistico che offre un certo tipo di servizi e li richiede anche per il camper: un’assistenza puntuale che ti avvisa se devi fare il tagliando, officine sempre più efficienti e specializzate… Stiamo lavorando molto per fare corsi e avere un personale più qualificato. È fondamentale per evitare il grosso problema dei meccanici che si improvvisano riparatori di camper. È una questione di sicurezza per il cliente finale.

Può aiutarci a capire meglio?
EB – Ad oggi non esiste un codice Ateco specifico per i riparatori di camper che, a differenza di quelli del settore automobilistico, devono avere anche nozioni di idraulica avanzata e occuparsi di impianti elettrici a 360 gradi. Vorremmo arrivare a un codice Ateco dedicato e per questo come Assocamp, insieme a Confcommercio, abbiamo avviato una richiesta alle autorità competenti.
Inoltre, siamo riusciti a creare nel 2022 una rete di noleggio per contrastare il noleggio tra privati.

Ovvero?

EB – Un camper non può essere noleggiato tra privati in Italia, è vietato dal codice della strada. Deve essere noleggiato direttamente da un concessionario autorizzato. Certo poi bisogna essere in grado di fornire i servizi adeguati e così è nato il gruppo di noleggio Assocamp rent service che al momento conta 65 tra concessionari e officine in tutta Italia che oltre a sensibilizzare sul tema, si danno assistenza l’uno con l’altro sul territorio mentre il cliente è in viaggio. Il lancio ufficiale sarà in autunno ma la rete è già operativa con i suoi servizi.

Da anni come Assocamp portate avanti la battaglia per l’educazione alla sicurezza e per la fine della discriminazione sull’iva agevolata per i disabili. Che risultati avete ottenuto?
EB – La campagna sulla sicurezza sta dando ottimi riscontri e continueremo a farla. In questo rientra anche la richiesta del codice Ateco dedicato di cui abbiamo parlato prima. Oggi invece permane in Italia l’anomalia che un disabile, o la sua famiglia, possono acquistare una macchina o un furgone con l’iva agevolata al 4% ma non un camper, che non viene ancora interpretato dalla normativa come una “necessità”, a differenza degli altri mezzi di trasporto.
Ma abbiamo lottato tanto e a giugno la richiesta di modifica è stata inserita nella prossima legge di bilancio. Ora speriamo che con il nuovo Governo la situazione non cambi.

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