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Auto ed elettrificazione di massa: i Paesi pronti e chi segna il passo

Le elettriche raccolgono il consenso della maggioranza dei guidatori. Ma a impedire di trasformare le intenzioni di acquisto in qualcosa di più concreto ci sono ancora molti ostacoli, soprattutto in alcuni Paesi europei. I dati dell’ultimo rapporto di PwC

L’elettrificazione di massa avanza e nonostante le tensioni geopolitiche e l’alta inflazione che dovrebbero ridurre la propensione all’acquisto, interessa sempre più persone nel mondo. Il 62% dei guidatori, infatti, si è dichiarato pronto ad acquistare un veicolo elettrico nei prossimi 5 anni. A renderlo noto è l’eReadiness 2023, realizzato da PwC Strategy& in 18 mercati mondiali, fra cui l’Italia, e basato su quasi 13mila interviste.

ASIA E NORD EUROPA IN TESTA. ITALIA MAGLIA NERA

Il report ha stilato anche una graduatoria di Paesi più predisposti all’elettrificazione sulla base dell’indice eReadiness, composto da 14 KPI raggruppati in 4 settori principali: incentivi governativi, infrastruttura di ricarica, offerta e domanda di veicoli elettrici.

In testa compare Hong Kong seguita da Norvegia, Cina, Svizzera, Singapore, Germania, Gran Bretagna, Francia, India, Canada e Usa. Quindi arriva l’Italia che occupa la parte bassa della classifica sia mondiale, dove è dodicesima, sia europea (sesta su otto).

In Europa sono Norvegia, Svizzera e Germania i paesi più pronti per le vetture alla spina grazie a un mix particolarmente favorevole fra infrastruttura di ricarica ramificata e alta domanda del mercato, anche in virtù del reddito mediamente superiore rispetto al resto del Vecchio Continente.

Italia e anche Spagna restano staccate nonostante i generosi incentivi statali e una propensione all’acquisto alta: solo il 28% degli italiani si dichiara ancora non deciso ad acquistare una EV ma il prezzo continua a rappresentare un forte disincentivo anche nei confronti dei più convinti. Non a caso la quota di immatricolazioni di questi veicoli in Italia si aggira attorno al 4%.

Secondo il report, il 15% dei proprietari di EV italiani ha comprato un mezzo usato, il 5% in più rispetto quanto registrato del 2022.

Un altro ostacolo è rappresentato da una infrastruttura di ricarica pubblica ancora poco capillare: nonostante i passi in avanti il livello è di appena 0,9 punti di ricarica ogni 1.000 auto contro i 7,6 della Norvegia.

L'IDENTIKIT DEL GUIDATORE DI AUTO ELETTRICHE

La ricerca ha messo in evidenza che, sempre a livello globale, coloro i quali un’auto EV già la guidano, un totale del 6% di tutti gli intervistati, sono principalmente uomini di mezza età ad alto reddito che abitano nei centri urbani e che possono contare su un accesso a parcheggi privati per le operazioni di ricarica.

La gran parte dei guidatori ricarica la propria vettura a casa anche se esistono differenze fra un’area geografica e l’altra. Nell’Asia-Pacifico, per esempio, la percentuale si attesta al 51% per passare al 74% del Nord America e all’85% dell’Europa.

Si tratta di numeri che rispecchiano la diffusione di un’adeguata infrastruttura di ricarica pubblica: dove questa è più sviluppata, come accade in Cina, Hong Kong e Singapore, il 38% fa rifornimento di energia per strada.

Ma c’è di più. I potenziali clienti di veicoli elettrici hanno un reddito inferiore del 20% circa rispetto a chi già oggi possiede un mezzo di questo tipo. È chiaro dunque come il prezzo di queste vetture rappresenti uno dei principali ostacoli all’acquisto e dunque a un’elettrificazione di massa.

Infatti, la categoria degli scettici, ovvero di coloro i quali non prendono in considerazione l’acquisto (32% del campione) è quella che fa registrare il reddito più basso in assoluto e l’età più alta. È rappresentata per il 66% da donne.

CRESCONO VENDITA A DISTANZA E USATO

Il report ha messo in luce anche una profonda evoluzione nelle modalità di acquisto dei veicoli EV. Nel mondo le vendite di veicoli sul web rappresentano il 21% delle transazioni riguardanti le auto elettriche, principalmente veicoli premium. Spicca, inoltre, come il 65% dei consumatori valuti di acquistare la sua prossima quattro ruote online, un risultato guidato principalmente dalla comodità e dalla trasparenza dei prezzi. Un trend questo che in Italia è ancora lontano.

Cresce, infine, l’interesse per i veicoli alla spina usati: il 60% di chi già guida questi mezzi ha dichiarato che potrebbe preferire un veicolo di seconda mano a causa dei costi inferiori e della disponibilità immediata.