I maggiorenni fino a 39 anni, tecnicamente generation Y e Z, ma di fatto soprattutto i millennials (dato che l’analisi si ferma ai 18enni) sono quelli che più di tutti dichiarano un’intenzione di acquistare un’auto, nuova o usata, superiore a prima dell’avvento della pandemia da Covid-19: il 38%, rispetto al 25% dei loro genitori (la generation X) e al 17% dei loro nonni (i baby-boomers).
Lo rivela un’imponente indagine condotta su scala mondiale da Ipsos, multinazionale della ricerca, su 22.000 persone.
La maggioranza, tre su cinque, comunque dichiara che l’esperienza della pandemia non ha influenzato più di tanto l’intenzione di acquisto. Ma anche in questo caso, i 40/54enni si esprimono esattamente nella media e oltre 7 boomers su 10 condivide questa opinione, contro meno della metà dei giovani.
Se da un lato è tipico dei giovani guardare al futuro e dunque interpretare la fine di un incubo con una propensione ai consumi maggiore di prima, dall’altro si deve registrare che molti di loro includono in questo atteggiamento anche l’automobile. Spesso i loro stili di vita hanno mostrato un rapporto meno viscerale con l’auto, forse frettolosamente interpretato come distacco. Sarà magari una commodity, ma non per questo rinunciabile.