È arrivato il momento di considerare il credito al consumo non più solo come un prodotto finanziario che serve a rateizzare un pagamento. È arrivato il momento di considerarlo uno strumento di vendita, anche nel settore dell’arredamento dove questa concezione ancora fa fatica a radicarsi.
Come ha spiegato Bruno Gallian, direttore partnership di Agos durante il webinar sul futuro dell’arredamento (organizzato da Agos in collaborazione con Federmobili, Google e Kiki Lab), il finanziamento è uno strumento che “per gli esercenti deve diventare sempre più un supporto alla vendita e non solo un servizio”.
I dati di Federmobili, infatti, dicono che la modalità del pagamento a rate viene presentata dai rivenditori nel 58,8% dei casi durante la vendita e nel 41,2% solo alla fine. “È sbagliato” aggiunge Gallian. “Basti pensare che secondo un’indagine Kantar condotta per Agos, il 66% dei clienti del settore arredamento ha dichiarato che nel 2020 o avrebbe rinviato o non avrebbe proprio fatto acquisti senza la possibilità di avere un finanziamento”.
Per questo presentare il credito al consumo all’inizio del processo di vendita e non alla fine significa dare al cliente la possibilità di apprezzare la pianificazione della spesa, l’opzione di mantenere la propria liquidità e preservare i propri risparmi potendo però soddisfare i propri desideri. Allo stesso tempo si mette a disposizione del venditore una maggiore disponibilità di denaro immediata, e gli si consente di fare attività di upselling e cross-selling.
Inoltre oggi, con la digitalizzazione galoppante, il credito al consumo è diventato uno strumento omnicanale a tutti gli effetti. “Accedervi è più facile che in passato grazie alla semplicità di caricamento delle pratiche, alla velocità di autorizzazione delle stesse, all’uso di firme digitali, all’assistenza che noi di Agos facciamo in modo costante e tempestivo ai punti vendita anche con programmi di training online dedicati” aggiunge Gallian. “Questo perché continuiamo a investire moltissimo in innovazione tecnologica secondo quello che è il nostro mantra: essere 100% digital ma anche 100% human, non dimenticando mai l’importanza che ha il rapporto personale con i partner”.
Non a caso in Agos esiste una struttura dedicata al mercato dell’arredo in grado di portare formazione e valore aggiunto anche con forme di coaching nei negozi, di attività a distanza con moduli formativi attraverso app, web e mobile.
“Abbiamo avviato il progetto Coach your partner che si pone l’obiettivo di investire sulla nostra forza interna con un piano di formazione specifico che viene poi replicato presso i partner interessati a cui portiamo nuova conoscenza in materia di comunicazione, gestione delle pratiche di finanziamento e delle criticità che possono emergere” ha spiegato Gallian.
Ma non solo. In Agos è stata messa a punto un’evoluzione dell’e-commerce con il riconoscimento del cliente con lo SPID, grazie al quale si riducono in modo importante i tempi di erogazione delle pratiche. “Nel 2022 avremo anche il riconoscimento biometrico” conclude Gallian. “Così potremmo coprire tutta la popolazione italiana con modalità da remoto. Investire in tecnologia e innovazione paga”.