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La casa degli italiani: un punto di vista post Covid-19

Il mercato immobiliare nel 2020 subirà una frenata. Ma in molti continueranno a cercare casa. Con nuove esigenze di spazi e di tempi

Prima dell’insorgere della pandemia, nonostante un contesto fragile e in arretramento, il clima di fiducia delle famiglie era comunque positivo e il mercato immobiliare sembrava godere di un ritrovato interesse con una domanda potenziale di 2 milioni di nuclei famigliari, dipendente in massima parte dalla concessione del credito. È così che l’ufficio studi di Nomisma, nel suo primo rapporto sul mercato immobiliare del 2020, descrive la situazione pre Covid-19.

IL MERCATO DEL 2019

La pandemia ha infatti colpito l’Europa in un momento molto speciale: i tassi di interesse alla fine del 2019 erano ai minimi (e così resteranno sicuramente per tutto il 2020), i mutui erano leggermente diminuiti in termini di importo a favore di operazioni di acquisto con maggiore liquidità, e il numero di compravendite nel settore residenziale (seppur in crescita) registrava una frenata e un ultimo trimestre con un timido +0,6% rispetto all’anno precedente.

L'IMPATTO DEL COVID-19

Il Covid-19, con la crisi economica e sociale che si sta portando dietro, ha cambiato molte cose. Nomisma stima nel suo Rapporto che durante il 2020 le nuove compravendite nel comparto residenziale subiranno un calo molto brusco, con la perdita di quasi 50.000 operazioni nello scenario soft e di quasi 120.000 in quello hard.
Con riferimento ai prezzi, l’Osservatorio riporta flessioni medie comprese tra il -3% ed il -10% nel triennio, con il 2022, che potrebbe vedere una timida attenuazione del calo.

NEL FUTURO TANTA PRUDENZA

In questo scenario negativo, una ricerca condotta da Casa.it, apre uno spaccato sulla nuova prudenza degli italiani in materia di casa da comprare o da prendere in affitto e indica come la pandemia avrebbe contribuito a far nascere nuove esigenze in merito alle caratteristiche della casa cercata e ai tempi di acquisto.

Nel dettaglio, secondo Casa.it, il 62% di quanti erano interessati prima dell’arrivo dell’epidemia continuerà a cercare per comprare, e la stessa cosa farà l’80% di chi cercava un affitto. Ma con più cautela e prendendosi più tempo.

PIÙ ATTESA E NUOVE ESIGENZE

Tra coloro che valutano l’acquisto il 35% pensa che i prezzi scenderanno, quindi aspettano occasioni migliori. Altri (il 33%, soprattutto giovani) hanno paura di impegnarsi in questo momento con un mutuo. Pesano poi il timore di perdere il lavoro (10%), la paura che la tassazione sugli immobili aumenti (9%) e, in generale, la difficile situazione economica e l’incertezza del futuro. Anche tra chi propende per l’affitto, molti (il 47%) rimandano nella speranza di migliori opportunità future, altri (il 32%, soprattutto giovani) dichiarano che avrebbero oggettivo difficoltà, oggi, a sostenerne uno.

Con l’allentarsi delle misure di isolamento e chiusura, è probabile che lentamente la situazione cambi. Chi ha bisogno e può cercare casa, sempre secondo l’indagine di Casa.it, nel 38% dei casi pensa di riattivarsi al massimo dopo 1 mese dalla fine del lockdown , mentre il 23% delle persone (soprattutto coloro che stanno cercando o la prima casa o un’abitazione per sostituire quella attuale o una per investimento) dichiara di non aver interrotto la ricerca neanche in questo periodo. Tuttavia rimangono le incertezze: il 9% aspetterà 3 mesi dopo la fine del lockdown, e il restante 30%, concentrato soprattutto tra chi cerca una casa per altri o una casa vacanza, non sa quando riprenderà la propria indagine di mercato.

Ma il Covid non ha cambiato solo i numeri delle future compravendite. In una persona su tre, ha modificato anche le tipologie di richieste dovute alle nuove esigenze che l’epidemia ha portato in evidenza. Il bisogno di avere degli spazi esterni è il più sentito: il giardino privato è in cima ai desideri (con il 60% delle preferenze), mentre il terrazzo è al secondo posto (46%), seguito dalla luminosità della casa (39%). Le altre richieste riguardano l’esigenza di avere maggior spazio (32%) e un balcone (29%).

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