arredamento
Credit: GettyImages

Fringe Benefit: una leva per l’arredamento?

La cifra di 516,46 euro da spendere in acquisti funzionali al lavoro, fa ben sperare soprattutto i rivenditori di mobili per uffici

In cosa investire oltre 500 euro di benefit aziendale? Per migliorare la propria postazione da smart worker? È una possibilità. L’ultimo Decreto sostegni prevede infatti la proroga fino alla fine dell’anno del raddoppio, da 258,23 a 516,46 euro, della soglia esentasse del cosiddetto “Fringe Benefit” ovvero quell’importo in denaro che i datori di lavoro possono decidere di assegnare ai loro dipendenti perché vengano spesi in beni e servizi.

Ma cosa sono i fringe benefit? Sono dei benefit aziendali normati dal Codice Civile, che  prevedono che un lavoratore dipendente possa essere retribuito anche con soluzioni alternative al reddito e possono essere erogati o a uso esclusivo del dipendente oppure nell’interesse anche dell’azienda.  
Tra i fringe benefit più comuni ci sono per esempio l’auto aziendale e i buoni spesa oppure l’automobile data con concessione privata. Ma sono fringe benefit anche l’assistenza sanitaria, una polizza assicurativa, le Stock option aziendali, case date a disposizione del dipendente per la sua famiglia.

Ciò che rende interessante i fringe benefit agli occhi dei dipendenti è il loro trattamento fiscale: sono infatti esentasse (non si cumulano con il reddito) fino a un importo che da 258,23 euro è salito a 516,46 euro nel 2020, provvedimento confermato ancora per tutto il 2021.

Finora il settore dell’arredamento era rimasto escluso dai benefici di questo provvedimento: i 258,23 euro previsti inizialmente erano troppo pochi per consentire spese in arredo per la casa. Ma ora le cose cambiano. La cifra di 516,46 euro fa ben sperare soprattutto i rivenditori di mobili per uffici, i più penalizzati nel settore in questi oltre 16 mesi di pandemia e conseguente smart working.

“Con questo importo si possono comprare, per esempio, una seduta ergonomica o una scrivania regolabile da tenere in casa per lavorare meglio” conferma Mauro Mamoli, presidente di Federmobili che sta iniziando a studiare ora l’eventuale impatto che questa misura potrebbe avere sul settore. “Non abbiamo ancora stime ufficiali ma sicuramente per chi vende arredo da ufficio potrebbe contribuire al rilancio”.

 

RESTA AGGIORNATO SU
TUTTE LE NOVITÀ DI
AGOS PARTNER

linkedin logo