SAlone mobile
Salone del Mobile 2023

I numeri del settore dell’arredamento al Salone del Mobile 2023

56,5 miliardi di fatturato in crescita del 12,6% rispetto al 2021 con il macrosistema dell'arredamento che vale 29 miliardi (+11%). L'analisi del Centro Studi Federlegno Arredo e le previsioni (ancora buone) per il 2023

Dal 18 al 23 aprile il Salone del Mobile occupa letteralmente la città di Milano con i suoi eventi fieristici e legati al Fuorisalone. Agos c’è, al fianco dei suoi partner del settore dell’arredamento, con cui sta da tempo costruendo una relazione forte di sostegno alla transizione sostenibile del business nel dialogo continuo con i clienti finali.

Il Salone apre nel 2023 con dei numeri ancora forti e positivi, il cui trend crescente è iniziato proprio con la pandemia, nel 2020, quando la casa e la sua trasformazione in un luogo più vivibile (legato soprattutto allo smartworking) erano diventati una priorità per le famiglie. Oggi questo trend si sta lentamente stabilizzando, ma il mercato resta ugualmente vivace. E sente sempre di più l’esigenza di aprirsi alle logiche di sostenibilità ambientale sia in fase di produzione che di vendita.

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I NUMERI

Stando agli ultimi dati forniti dal Centro Studi di Federlegno-Arredo il mercato è composto da 68mila imprese (pari al 14,9% del totale manifatturiero) e  298mila addetti (pari all’8% del totale) e vanta un fatturato alla produzione di 56,5 miliardi di euro (4,6% del totale), il 12,6% in più rispetto al 2021.

Questa crescita è la sintesi di un +12,2% delle vendite Italia (35,6 miliardi di euro) e di un +13,3% delle esportazioni (21 miliardi di euro) che rappresentano il 37% delle vendite totali.

Nello specifico il fatturato del macrosistema legno (23,5 miliardi di euro) registra un incremento del +14,3%, il macrosistema arredamento (circa 29 miliardi di euro) registra un +11% e il commercio legno (4 miliardi di euro) un +15%.

È chiaro che i costi delle materie prime e dell’energia sensibilmente cresciuti nel 2023 hanno influito e non poco su questi dati e ne assorbono buona parte del valore. “Gli aumenti del legno, iniziati già a febbraio 2021, si sono mantenuti a ritmi sostenuti per tutto il 2022 arrivando a un +14,5% di media nel 2022. Seppur con un’incidenza minore anche il mobile ha subito l’impennata dei prezzi che ha raggiunto il +10,3%, vivendo un’accelerazione nella primavera del 2022 e arrivando ai livelli massimi nello scorso autunno” si legge nella sintesi di Centro Studi Federlegno-Arredo.

IL SISTEMA ARREDAMENTO: LA FORZA DELL'EXPORT

Se da tutti i dati forniti si estrapolano quelli relativi al sistema dell’arredamento, emerge come il fatturato ha sfiorato i 29 miliardi di euro, con una variazione del +11% rispetto al 2021.

A determinare l’andamento complessivo contribuiscono sia le vendite sul mercato interno (13,6 miliardi di euro +9,2%) sia soprattutto l’export (+12,6%) che vale 15,3 miliardi di euro e rappresenta il 53% del fatturato totale (la Francia è al primo posto, seguita da Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svizzera).

Seppur in parziale frenata dopo il boom dei due anni appena alle spalle, il settore dell’arredamento può contare su tre grandi motori che non hanno ancora esaurito la loro spinta: le nuove esigenze legate alla riorganizzazione degli spazi-uffici in nome di uno smartworking ancora in evoluzione, il riassetto globale in corso che sta disegnando una nuova mappa dell’import-export che guarda un po’ meno al mercato cinese e un po’ di più a nuovi mercati emergenti in territorio asiatico, le politiche di reshoring per forniture di prossimità, che sono corse in soccorso delle difficoltà di approvvigionamento della filiera da mercati diventati problematici e di cui ha beneficiato anche l’Italia.

“Nel complesso possiamo spingerci a dire che il 2023 potrebbe essere l’anno della normalizzazione del mercato” ha dichiarato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “Un anno di assestamento in cui potrebbe essere realistico pensare a una chiusura d’anno per l’arredo a +5%, trainato soprattutto dall’export.

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