Biciclette
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Biciclette: il mercato del 2022 “una bella scommessa”

Numeri a +10% rispetto al 2019, la normalizzazione di oggi e gli obiettivi a lungo termine. Ne parliamo con Piero Nigrelli, responsabile ciclo di Ancma-Confindustria

Quelli del 2021 erano stati numeri molto buoni. In Europa erano state vendute 21 milioni di biciclette per un valore di 19,7 miliardi di euro (il 7,5% in più rispetto al 2020) mentre in Italia si era arrivati a 1,97 milioni di pezzi con una leggera flessione del 3% per quelle tradizionali e una crescita delle elettriche (+5%) che erano già esplose del 44% nel 2020. 

Ora, nel 2022, le previsioni sono di un mercato in lenta normalizzazione. “Il 2022 per le biciclette rappresenta una bella scommessa” ci spiega Piero Nigrelli, responsabile Ciclo di Ancma-Confindustria (l’Associazione nazionale club motociclo e accessori). “Sarebbe sbagliato aspettarsi gli stessi risultati di crescita che abbiamo avuto in anni eccezionali come il 2020 e il 2021 con la corsa all’acquisto di bici nuove dovuta da una parte al Covid e al bisogno di cercare mezzi alternativi di movimento che garantissero maggiore sicurezza sanitaria, e dall’altra alla pioggia di incentivi arrivati dal governo proprio per sostenere questa nuova esigenza che, da soli, hanno spinto all’acquisto di 650 mila biciclette solo nel 2020”.

RITORNO AL PRE-COVID (MA CON +10%)

Oggi gli incentivi sono finiti, non sono stati rinnovati e l’emergenza Covid è al momento rientrata. “Nella prima parte dell’anno il mercato si è fermato rispetto al 2020 e al 2021, quando si era fortemente irrobustito. Ma attenzione: è tornato a un +10% circa rispetto al livello pre-Covid”.  

Piero Nigrelli, responsabile ciclo Ancma
Credit: www.guidorubino.com / www.cyclinside.it

Quell’effetto “tsunami” di cui alcuni osservatori amano parlare relativamente al mercato delle biciclette è reale, ma la sua portata deve essere relativizzata. “Dobbiamo sempre ricordare che fino al 2019, prima della pandemia, il mercato si consolidava ogni anno con piccole crescite di due, tre punti percentuali” continua Nigrelli. “Per questo, segnare comunque una crescita rispetto ai livelli pre-Covid non è affatto una cattiva notizia. Non potevamo certo pensare che quegli anni così speciali sarebbero durati per sempre”.

Ma forse qualche dealer lo ha pensato e ha ecceduto con gli ordini. “C’è stato un po’ di entusiasmo, è vero. Alcuni erano convinti che quella del 2020-21 non sarebbe stata una fase temporanea e hanno avviato ordini troppo generosi. Oggi si trovano a dover rientrare ma parliamo di percentuali di offerta in eccesso del 10%. Non preoccupano affatto perché possono essere serenamente smaltite nel corso del 2023” chiarisce Nigrelli.

GLI INVESTIMENTI NELLE INFRASTRUTTURE

Per la fine del 2022 in Ancma si aspettano un mercato dell’elettrico con numeri simili a quelli del 2021 “perché la domanda continuerà comunque a tenere” (circa 300 mila pezzi venduti pari al 50% del valore di mercato), mentre sul settore tradizionale prevedono un “leggero calo dovuto soprattutto all’assenza degli incentivi”.

Messi da parte i problemi relativi alle consegne sia di componentistica che di prodotto finito (“sta tornando tutto alla normalità”), Nigrelli guarda ora alla situazione internazionale con cauto ottimismo. “I momenti di difficoltà congiunturale di solito aiutano il mercato delle bici. I dati degli anni ‘70 e delle crisi petrolifere raccontano di un mercato delle biciclette che schizzava al rialzo e senza alcun tipo di incentivo. Oggi purtroppo non stiamo affrontando un buon momento e questo potrebbe favorire la nascita di nuovi ciclisti e, perché no, di cicloamatori”.

Su questo fronte un incentivo al cambiamento potrebbe arrivare dalle infrastrutture. “Il recente piano per la mobilità ciclistica che ha già stanziato oltre 1,24 miliardi di euro per la realizzazione di piste ciclabili cittadine e extraurbane potrà aumentare la circolazione di bici ancora di più nei prossimi tre o quattro anni” spiega Nigrelli. “Il nostro auspicio è trasformare questo paese in un paese che abbia anche la possibilità di essere percorso su ciclovie turistiche e dove lo spazio destinato alle biciclette sia sempre più ampio”.

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