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Camper, il mercato in Italia e i tanti appassionati del plein air

Il settore è in piena fase di ripresa dopo i problemi legati ai lunghi tempi di consegna dei mezzi. Continua la battaglia di Assocamp per l’Iva agevolata in caso di acquisti da parte di disabili con nuove iniziative in vista del Salone del Camper 2023. Ne parliamo con il presidente Ester Bordino e con il presidente onorario Vittorio Dall’Aglio

Un appuntamento fra i più attesi per chi ama un viaggiare lento, a contatto con la natura e all’insegna della libertà. Il 9 settembre apre le porte il Salone del Camper 2023, nella tradizionale cornice della Fiera di Parma. Un classico momento di incontri fra produttori di veicoli, accessori e servizi che l’anno scorso ha attirato più di 100mila appassionati e oltre 300 espositori.

L’evento quest’anno promette di tornare agli antichi fasti con il ritorno, dopo l’assenza del 2022, dei grandi marchi tedeschi e con la presentazione di numerose novità. Il tutto in un momento di grande riflessione sull’impatto di inflazione e caro carburante su un settore che attira sempre più appassionati.

Di come sta andando questo mercato, di chi sia il camperista tipico del 2023, di come è cambiata la clientela dal fatidico anno del Covid ad oggi,  abbiamo parlato con Ester Bordino, presidente di Assocamp, l’Associazione nazionale operatori veicoli ricreazionali e articoli per il campeggio (di cui Agos è un partner storico), e con il presidente onorario Vittorio Dall’Aglio.

Che anno è stato il 2023 per quanto riguarda le immatricolazioni?

Ester Bordino, presidente Assocamp

ESTER BORDINO – Sul fronte delle immatricolazioni abbiamo iniziato il 2023 leggermente in difesa. In particolare a giugno il terreno da recuperare sembrava ancora tanto ma adesso stiamo notando una forte accelerazione, anche perché finalmente i mezzi sono disponibili nei concessionari grazie agli sforzi profusi dai produttori. Infatti, le consegne procedono a un buon ritmo.

Quindi si è riusciti a superare il collo di bottiglia rappresentato dall’assenza di veicoli a causa della scarsità di componentistica?
EB – Direi che da marzo sembra che la situazione si stia risolvendo visto che le case stanno riuscendo a star dietro alla domanda. Certo è ancora presto per fare un bilancio basato sui numeri. La sensazione, però, è positiva.

Come procedono l’usato e il noleggio?
EB – Piuttosto bene ma per l’usato, esattamente come nel caso del nuovo, si è dovuto fare i conti con la scarsità di veicoli a disposizione. Quando c’è, infatti, si vende velocemente soprattutto se si tratta di van e di camper semintegrali. Non a caso assistiamo a una buona tenuta dei prezzi. Anche il noleggio sta andando benissimo: un aspetto fondamentale per noi, visto che spesso rappresenta l’anticamera dell’acquisto di un mezzo. Per questo motivo mi sento di consigliarlo: prima di fare un passo importante come quello di diventare proprietari di un camper, sarebbe il caso di provare il noleggio optando per il veicolo più adatto alle proprie esigenze.

Ma chi è il camperista del 2023?

Vittorio Dall’Aglio, presidente onorario Assocamp

VITTORIO DALL’AGLIO – I camperisti sono di solito persone sposate e con figli che hanno un forte desiderio di viaggiare tutti insieme. Non parliamo di soggetti giovanissimi, anche perché l’acquisto di un mezzo di questo tipo prevede la necessità di affrontare dei costi spesso non alla portata di tutti. In linea di massima i più giovani optano infatti per il noleggio. Si nota, però, anche un certo aumento di attenzione da parte di famiglie più in là con gli anni, coppie i cui figli sono diventati indipendenti e che amano concedersi dei viaggi in due. E poi come non citare un aspetto trasversale a prescindere dall’età? Il viaggio in camper prevede sempre più spesso la presenza dei nostri amici a quattro zampe, anche perché molti alberghi ancora oggi non li accettano. Inoltre negli ultimi anni possiamo affermare che, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, anche da noi è cresciuta la voglia di sperimentare un turismo più a contatto con la natura, a misura delle esigenze di tutti i componenti di una famiglia. E non si tratta soltanto di una tendenza post Covid: questa accresciuta attenzione continua a registrarsi e non si è affatto attenuata. Assistiamo, quindi, a un trend fortemente rialzista ma serve l’impegno anche delle istituzioni per sostenerlo.

A questo proposito a che punto siamo con l’ipotesi di estendere l’Iva agevolata al 4% per i disabili anche ai camper?
EB – Siamo a un punto fermo considerato che le richieste avanzate al Ministero per le Disabilità cadono letteralmente nel vuoto. Probabilmente si crede che la nostra sia una mera azione commerciale. Invece si tratta di una questione di giustizia sociale. Per quest’anno abbiamo coinvolto numerose associazioni e lavorando assieme a psicologi ed esperti abbiamo realizzato un documentario su YouTube nel quale si spiega l’impatto positivo del viaggio in camper per i portatori di diverse forme di disabilità. Inoltre, abbiamo organizzato una raccolta firme al Salone di Parma, a breve disponibile anche online, per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che tocca moltissime famiglie. Si pensi a come possa essere difficoltosa la gestione della vita in albergo o in un villaggio di un figlio con alcune forme di autismo. Il camper, invece, è casa, garantisce una continuità affettiva, è un luogo dove si mantengono tutte le abitudini. Per questo non capiamo il motivo dell’esclusione di questi veicoli dalle agevolazioni sull’Iva.

L’Italia quanto divario deve ancora recuperare rispetto agli altri Paesi del Nord Europa in termini di passione per questo tipo di turismo?
VD – Di certo persiste ancora una certa differenza fra i camperisti del Nord Europa – tra cui francesi e tedeschi – e quelli italiani in termini di passione per la cultura del plein air. La strada è però ormai segnata e la passione per il turismo in camper sta continuando ad aumentare. Quindi siamo ottimisti per il futuro.

Come procede l’uso del credito al consumo per l’acquisto di questi mezzi?
VD – Ritengo che dovremmo essere allineati ai livelli del 2022. Al di là dei freddi dati posso affermare con certezza che sicuramente il credito al consumo rimane un elemento fondamentale per le nostre vendite: certe cifre, infatti, difficilmente possono essere a disposizione di una vasta platea di utenti e quindi ricorrere a un finanziamento è di grande importanza. In questo senso la sinergia con Agos è sempre stata strategica per la crescita e il mantenimento del nostro mercato.

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