Dopo la chiusura vissuta nei mesi scorsi, è facile attribuire ogni calo di domanda al lockdown e alla conseguente crisi economica che ha innescato.
Per le macchine, forse è opportuno qualche approfondimento. In genere, la domanda di auto sale o scende insieme per l’usato e per il nuovo, sebbene quest’ultimo abbia oscillazioni più marcate ma comunque col medesimo segno. Solo nel 2018 ci fu una crescita per l’usato e una flessione per il nuovo.
In questi mesi, invece, si osservano due andamenti divergenti.
Le auto usate a luglio hanno avuto un nuovo rimbalzo, andando in vacanza con appena un quarto di transazioni in meno rispetto al 2019. È probabile che questa forbice si riduca fino a dicembre. Dunque, chi non ha potuto comprare nei mesi scorsi ora lo sta facendo.
All’opposto, le vetture nuove viaggiano ancora ben sotto i livelli dello scorso anno. In parte per l’attesa degli incentivi, che maldestramente sono stati annunciati oltre un mese prima della loro entrata in vigore
Ma viene il dubbio che ci possa essere qualche altra ragione che raffredda la domanda legata a una più generale difficoltà economica. Nei prossimi mesi, complice anche l’arrivo di alcuni nuovi modelli, si potrà capire davvero se gli italiani hanno voglia di una macchina nuova. Oppure no.