Il cambiamento della mobilità impone una riflessione sul cambiamento della gestione dei modelli cittadini e degli spazi di percorribilità. Un approccio molto pratico su questo tema l’ha avuto la società di consulenza Deloitte che con il suo Monitor sulla Sharing mobility ha mostrato come il 62% dei cittadini oggi acquisterebbe soluzioni di mobilità anche da operatori non tradizionali come le società di servizi tecnologici, le assicurazioni e le utilities. In questa scelta, due cittadini su tre sono guidati dal possibile vantaggio economico, ma sono sempre più importanti la flessibilità dell’offerta (40%), il livello di assistenza in caso di problemi (36%) e la garanzia data dal brand dell’operatore (31%).
L'EVOLUZIONE DI MODELLI CITTADINI
In aumento anche l’attenzione per la sostenibilità: l’89% dei cittadini considera l’inquinamento del mezzo quando sceglie una soluzione di mobilità e tre italiani su quattro dichiarano che al momento dell’acquisto di una nuova auto prenderebbero in considerazione una soluzione elettrica o ibrida, dato che sale all’83% nel caso di consumatori tra i 18 e i 34 anni.
Per questo Luigi Onorato, Senior Partner di Monitor Deloitte, affermava in una nota pubblicata dalla società di consulenza come la mobilità stia attraversando un periodo di forte cambiamento che insieme all’urgenza di definire un modello economico e sociale sempre più sostenibile, all’impatto ambientale legato alle forme tradizionali di mobilità, al fatto che i contesti cittadini sono l’ambito primario in cui nasce il bisogno di muoversi e che il 25% degli investimenti del Recovery Fund sarà destinato a ridisegnare la mobilità del futuro, apre a opportunità di cambiamento importanti che chiamano una contestuale evoluzione dei modelli cittadini.
LA 15 MINUTES CITY
È in questa direzione che mostra il suo sostegno alla 15 Minutes City, ovvero a quel modello di città in cui i servizi sono accessibili a 15 minuti a piedi o in bici. Tutto di prossimità, come richiesto dal 95% degli abitanti delle città italiane, che vorrebbero avere nelle proprie vicinanze supermercati (richiesti dal 72% dei cittadini), verde pubblico (54%), lavoro (51%) e assistenza sanitaria (44%). Ma come si può realizzare tutto questo?
Sono 3 le linee di intervento:
• la realizzazione di interventi strutturali (trasporto pubblico e piste ciclabili);
• la definizione di regolamentazioni specifiche (per esempio sull’uso dei monopattini e sulla loro sicurezza);
• l’evoluzione dell’offerta delle forme di mobilità (tra cui la scontistica e l’assistenza personalizzata).
“Si tratta di un programma di cambiamento che deve coniugare un nuovo paradigma di mobilità e un modello di città basato sulla vicinanza dei servizi e che richiede un piano di azioni da affrontare secondo una logica di sistema, coinvolgendo le amministrazioni statali e locali, gli operatori privati e i cittadini” si legge nel rapporto di Deloitte.
La sfida è aperta.