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E-commerce: ecco come e quanto spenderanno gli italiani

Nel 2024, in ben 33,7 milioni faranno girare 38,6 miliardi di euro in shopping digitale, con una crescita del 6%. Il sito e-commerce è ormai un must per le imprese. Senza, rischiano di perdere un importante canale di fatturato.

Il negozio digitale piace sempre di più agli italiani. I 33,7 milioni di affezionati dello shopping online nel 2024 spenderanno qualcosa come 38,6 miliardi di euro con una crescita del 6% (+2,2 miliardi rispetto al 2023) e nei primi tre mesi di quest’anno hanno già ricevuto 186 milioni di pacchi in aumento del 13,5%. Il dato dell’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, presentata al Netcomm Forum 2024, fotografa un comparto in piena salute anche se la penetrazione degli acquisti digitali sul totale rimane fermo all’11%.

Il settore più performante nel 2024 sarà Arredamento e home living (+12%), supportato dalle innovazioni nell’esperienza utente, in particolare l’omnicanalità, l’utilizzo dell’Extended Reality e l’offerta di servizi logistici a valore aggiunto.
Segue Auto e Ricambi (+10%). Da segnalare la ripresa del Food&Grocery (+8%) dopo il calo registrato nel 2023 (-2%).

I TOUCHPOINT CHE ORIENTANO L'ACQUISTO ONLINE

Netcomm ha inoltre analizzato, attraverso un’altra ricerca, Netcomm NetRetail, il percorso che i consumatori fanno verso l’acquisto online di prodotti e servizi. I canali di contatto privilegiati fra azienda e cliente che più influenzano l’acquisto su Internet sono i motori di ricerca (per il 55,9% degli italiani); segue staccato di poche lunghezze il sito o l’app del brand di un determinato prodotto (per il 50,4% degli italiani); quindi ci sono le recensioni online (per il 48,2%) e infine i siti o le app che vendono la specifica categoria di prodotto (per il 43,3%).

Un ruolo secondario, ma comunque di rilievo, è coperto dai social (per il 31,7% degli italiani).

Interessante notare anche che oltre un terzo delle decisioni di acquisto offline (38,9%) sono influenzate da touchpoint digitali. Chi compra prodotti come smartphone (95,5%), elettronica (76,5%), elettrodomestici (76%), attrezzatura sportiva (69,6%), food delivery (60%), contenuti fisici (59,7%), arredamento e casalinghi (55%) e giocattoli (53,3%) ha consultato almeno un canale digitale prima di compiere l’acquisto in negozio.

L’influenza vale anche nella direzione opposta, ovvero dall’offline verso l’online, ma funziona meno: il negozio fisico, infatti, orienta un quarto degli acquisti online (25%). In particolare, la visita in un punto vendita del prodotto/servizio è particolarmente rilevante nell’influenzare gli acquisti online di elettrodomestici (53,6%), arredamento e casalinghi (44,4%), calzature (43,5%), food delivery (42,6%), attrezzatura sportiva (41,9%).

I METODI DI PAGAMENTO PREFERITI DA CLIENTI E AZIENDE

La maggior parte degli acquisti online (92%) viene saldata al momento dell’ordine, mentre solo nell’8% dei casi il pagamento avviene alla consegna o al ritiro, oppure nel momento di utilizzo del servizio (per esempio, in albergo). L’uso del contante per lo shopping online continua a perdere quota tanto che è usato soltanto nel 2,1% dei casi.

Per quanto riguarda gli strumenti di pagamento in cima alla classifica compare il Digital Wallet (dal 32,7%), seguito dalla carta prepagata (dal 26,6%) e dalla carta di credito (dal 25,2%). Il bonifico è utilizzato solo nell’1,4% dei casi e con importi quattro volte superiori alla media.

La ricerca, infine, ha evidenziato come, per un’azienda, attrezzarsi direttamente per l’e-commerce faccia bene ai conti: più di 2 imprese su 3 che hanno deciso di compiere questo passo, hanno realizzato una crescita dei ricavi negli ultimi due anni e circa la metà ha messo a segno un aumento dell’Ebitda.

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