Da 2,5 milioni a 31 milioni di pezzi venduti. In dieci anni. È di quanto dovrebbe crescere il mercato di auto elettriche entro il 2030, stando alle previsioni di Deloitte riportate nel Rapporto 2021 della società di fornitura di energia e consulenza Repower Italia, un white paper giunto alla sua quinta edizione che fotografa ogni anno la mobilità sostenibile e la sua evoluzione sotto il profilo del mercato, degli investimenti e dell’innovazione tecnologica e della diffusione socio-culturale dei temi legati alla e-mobility.
Ebbene, le stime che Repower Italia riporta sono di un mercato in forte crescita. Se infatti nel 2020, a livello globale, le auto elettriche hanno registrato un boom di vendite segnando un +43%, saranno i prossimi dieci anni a stupire ancora: il tasso di crescita fino al 2030 sarà infatti del 29% annuo.
È così che le vendite totali di veicoli elettrici passeranno dai 2,5 milioni attuali agli 11,2 milioni del 2025, per poi raggiungere i 31,1 milioni entro il 2030 quando, sempre secondo Deloitte, quasi la metà (49%) delle auto elettriche vendute nel mondo sarà in Cina, mentre Europa e Stati Uniti occuperanno rispettivamente il 27% e il 14% delle immatricolazioni globali.
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IL COSTANTE ALLINEAMENTO DEI PREZZI
Questa maggior diffusione sarà dovuta non solo a una maggiore cultura della sostenibilità e a una regolamentazione mondiale in termini di emissioni inquinanti che spingeranno i Governi a continuare a incentivare l’acquisto di questi veicoli (leggi al riguardo l’intervista al presidente e a.d. di Suzuki), ma anche a un graduale e costante abbassamento dei prezzi.
Secondo l’Electric Vehicle Outlook 2020 di BloombergNEF, società internazionale di consulenza per la transizione energetica, la parità di prezzo tra veicoli elettrici e veicoli a combustione interna sarà raggiunta entro la metà degli anni ‘20.
Inoltre il rapporto “Global Energy Perspective 2021” di McKinsey afferma addirittura che in molte parti del mondo i veicoli elettrici, entro i prossimi 5 anni, saranno più economici degli altri, grazie alla costante diminuzione dei costi delle batterie, un fenomeno peraltro già in atto.
INVESTIRE SUI PUNTI DI RICARICA
Il vero tema che resta aperto è però quello dei punti di ricarica su cui si tratta, allo stato attuale, di fare più che altro una scommessa.
Secondo l’Electric Vehicle Outlook 2020 dell’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA), alla fine del 2019 esistevano 7,3 milioni di punti di ricarica per veicoli elettrici installati in tutto il mondo, ovvero un +40% rispetto al 2018. Di questi, 6,5 milioni sono punti di ricarica normali per veicoli adibiti a trasporto passeggeri.
In altre parole, la ricarica domestica e sul posto di lavoro con punti di ricarica in corrente alternata continua ad essere la modalità preferita da chi possiede un’auto elettrica o ibrida. Però, per supportare la crescente flotta di veicoli elettrici entro il 2040 saranno necessari 290 milioni di punti di ricarica a livello globale. È su questo che si gioca, in buona parte, la fiducia e il successo del mercato.