Micro-plastic collector di Suzuki: quando l’ingegno incontra la sostenibilità

Il dispositivo di filtraggio e raccolta per i motori nautici seleziona la microplastica che si trova in mare e la raccoglie. Un modo per ripulire dall'inquinamento, viaggiando

Che i rifiuti di plastica in mare siano diventati un problema rilevante è oramai cosa nota. Quello che è interessante è notare come grandi gruppi dell’automotive stiano mettendo la lotta all’inquinamento al centro delle loro strategie.

In questo contesto Suzuki Motor Corporation, partner di Agos, oltre a decidere di rendere tutta la flotta full electric (qui l’intervista al presidente Nalli), ha sviluppato il primo dispositivo al mondo di raccolta della microplastica dalle acque marine che può essere installato sui motori fuoribordo.

Sappiamo che sempre più rifiuti di plastica non raccolti e mal smaltiti confluiscono negli oceani. Una volta in mare, dopo lungo tempo, si scompongono in microplastiche, il cui impatto sull’ecosistema è devastante. Gli ingegneri di Suzuki hanno dunque unito intuizione a ingegno e visione, e si sono concentrati sulla struttura del fuoribordo che, quando è in funzione, aspira e rimette in mare tonnellate di acqua. Hanno quindi sviluppato Micro-Plastic Collector, ovvero un dispositivo di filtraggio e raccolta, che seleziona la microplastica utilizzando proprio il sistema di ricircolo dell’acqua di raffreddamento. In questo modo, le microplastiche disciolte in mare possono essere raccolte, semplicemente navigando con il motore Suzuki.

Il dispositivo viene installato facilmente all’interno del sistema di raffreddamento e non influisce sulle prestazioni del motore poiché impiega solo l’acqua che è già stata utilizzata per raffreddarlo. Suzuki infatti ha introdotto il dispositivo come optional sui propri fuoribordo a partire da quest’anno ma successivamente lo renderà disponibile come tecnologia standard per tutta la propria gamma.

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