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Rivoluzione e-commerce: 4 trend per il 2021

Social commerce, marketplace, intelligenza artificiale e sicurezza dei dati sono le priorità, secondo l'ultimo Report di Divante

Nel 2021 ci sono 4 tendenze che stanno determinando il successo delle nuove strategie commerciali nel retail e sono:

  1. il social commerce;
  2. il marketplace;
  3. l’uso dell’intelligenza artificiale;
  4. la sicurezza dei dati.

Altre 4 tendenze invece continuano a necessitare di un consolidamento pur restando ancora di assoluta importanza:

  1. il trattamento dei big data;
  2. il mobile payments;
  3. il content marketing;
  4. l’uso della realtà aumentata.

Allo stesso tempo, e forse è questo l’aspetto più importante, ci sono nuove frontiere emergenti che non possono essere ignorate e che chi si occupa di retail deve iniziare a prendere in seria considerazione per non farsi trovare impreparato. Parliamo di:

  1. commercio interattivo;
  2. headless architecture (ovvero la realizzazione di soluzioni digitali univoche, omnicanale e facilmente applicabili a ogni front end);
  3. software as a service (ovvero della messa a disposizione dei clienti di un software in cloud come servizio e non tanto come strumento in sé);
  4. Evoluzione delle app nella formula “progressive web” che aggiunge la fruizione da web del servizio tradizionale della app.

Questo è il quadro di sintesi contenuto nell’E-commerce trends report 2021 della società di consulenza Divante. Un quadro di sintesi che fa riflettere sulla velocità dell’evoluzione tecnologica in atto che non lascia tregua. Il 2020 sarà infatti ricordato sicuramente per la super digitalizzazione innescata dal Covid-19 ma ci sono cambiamenti apparentemente più nascosti che in realtà stanno già segnando una netta linea di demarcazione con l’epoca pre-Covid.

SOCIAL COMMERCE: DA FACEBOOK AI NUMERI DELLA CINA

Uno di questi è il social commerce ovvero l’attività di acquisto-vendita dai social media. Il 2020, infatti, è stato l’anno in cui Facebook ha cambiato la sua interfaccia per includere un’icona Marketplace proprio al centro della barra di navigazione, nella parte superiore del feed. È la prima cosa che 2,7 miliardi di utenti vedono quando accedono al sito.

Questo fa capire come il Social Commerce sia diventato centrale.
Un imprenditore su 4 oggi vende anche attraverso Facebook, mentre l’87% degli acquirenti di eCommerce a livello globale crede che i social media possano aiutarli a prendere una decisione d’acquisto. E infatti, in Cina il valore totale delle vendite in questa modalità si stima crescerà fino a 242,41 miliardi di dollari nel 2021, rappresentando l’11,6% delle vendite totali dell’e-commerce al dettaglio nel paese. Ma le previsioni sono di un raddoppio entro il 2023 a 474,81 miliardi di dollari. Un valore di 10 volte superiore a quello registrato negli Usa.

MARKETPLACE: IL BOOM NEI NUMERI DI AMAZON

Strettamente legato al social commerce è il marketplace, altro trend rilevante per il 2021, spinto proprio dalla crisi economica innescata nel 2020 dal Covid-19. Soprattutto i rivenditori più piccoli, che stanno sperimentando massicci cali di vendite, stanno usando i marketplace per ripiazzare i loro beni. Non è un caso che Amazon abbia raddoppiato la forza lavoro in molti paesi europei e ha aggiunto 100.000 posti di lavoro negli Stati Uniti durante il primo picco della pandemia.

Ma non solo. In mercato cresce anche a livello di singoli marketplace nazionali: ne è un esempio la quotazione in Borsa in Polonia di Allegro, la prima piattaforma polacca di questo genere il cui collocamento alla Borsa di Varsavia, a fine 2020, è risultato il migliore di sempre.

Tornando sempre al leader di mercato, Amazon conta sulla sua piattaforma 9,9 milioni di venditori in tutto il mondo. Finora nel 2021 si sono aggiunti altri 371.000 venditori e il servizio di consegna Amazon Prime ha superato i 200 milioni di abbonati in tutto il mondo di cui 50 milioni sono arrivati solo nel 2020.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IL DIBATTITO IN ESSERE

L’uso dell’intelligenza artificiale è sicuramente un trend rilevante, per quanto sia quello che più fa discutere. Tutti riconoscono le sue brillanti potenzialità ma in molti sono ancora attendisti sulla reale possibilità di applicarla al business portando un ritorno maggiore sull’investimento. Resta il fatto che, come indicato dal report di Divante, il 42% delle imprese utilizza attualmente almeno una tecnologia AI (e il 63% registra un miglioramento dei propri risultati), e che il 18% ha in programma di adottarne una nei prossimi due anni.

LA SICUREZZA DEI DATI

Va da sé che l’enorme cambiamento e accelerazione della digitalizzazione dovuta alla pandemia, ha alzato la posta in gioco e fornito molta più carne sul fuoco di chi si occupa frodi informatiche. È anche per questo che continua ad assumere sempre maggiore importanza per le aziende, alle prese con sempre più lavoratori da remoto e con software costruiti in tempi brevi e quindi, potenzialmente, meno sicuri. Anche perché per circa il 76% dei consumatori online la privacy dei dati e la sicurezza è un fattore di massima priorità per decidere su quale piattaforma acquistare.

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