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Il noleggio auto prende quota e i concessionari si reinventano

In Italia cresce il noleggio a lungo termine per le quattro ruote. Nel 2023 ha registrato +24% sul 2022 per un totale di circa 370 mila contratti stipulati. Resta dominio delle imprese per le flotte aziendali, mentre solo il 7% dei contratti riguarda i privati. Ma il mercato è in crescita. E i dealer dovranno rivedere il loro rapporto con i clienti

È stata una chiusura d’anno modesta per il mercato dell’auto con +13% di immatricolazioni ai privati e un +19% di valore del mercato complessivo. All’interno di questo scenario, la maggior parte di segni positivi riguarda il noleggio a lungo termine.

I dati più recenti sembrano confermarlo: nel 2023 secondo Dataforce, in Italia sono stati stipulati quasi 377 mila contratti di noleggio a lungo termine (superiori a 30 giorni) di autovetture e fuoristrada, in aumento del 22,0% rispetto all’anno precedente.

Anche Aniasa, Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital ha certificato in un recente report l’avvio di questo nuovo trend sottolineando che il noleggio a lungo termine ha raggiunto circa il 24% dell’intero volume di immatricolazioni registrate in Italia: in pratica quasi una vettura nuova su quattro che supera la soglia dei concessionari non è posseduta da chi la guida.

Certo, resta il fatto che solo il 7% del totale di auto immatricoalte a uso noleggio a lungo termine, sia destinato ai privati (27.500 auto), mentre il 93% resta destinato alle aziende. Questi numeri ci dicono che nel 2023, sul totale delle auto immatricolate a privati (circa 910 mila) il 3% è rappresentato da Noleggio a Lungo Termine.

CONCESSIONARIE 4.0

I numeri che riguardano i privati sono ancora piccoli, ma non mancano gli addetti ai lavori pronti a scommettere che se nei prossimi anni il Noleggio a Lungo Termine dovesse vedere confermato l’attuale trend positivo, le concessionarie dovranno rivedere il proprio ruolo che sarà sempre più indirizzato alla vendita di servizi di mobilità. In questa direzione, per esempio, si muove il progetto Horizon Mobility Platform dedicato ai dealer che vogliano entrare nel noleggio a lungo termine: questo strumento digitale permette di mettere in rete le vetture dei concessionari partner consentendo così una promozione capillare dei modelli disponibili e abbattendo i tempi di consegna.

Particolare attenzione è prestata alla relazione fra venditore e cliente grazie alla fornitura di servizi a corredo del processo di sottoscrizione del contratto di noleggio come la gestione di eventuali permute di veicoli usati. Inoltre, Horizon punta molto sulla formazione mettendo a disposizione un’area Academy che i dealer potranno consultare alla ricerca di informazioni utili sul noleggio al lungo termine.

DIESEL IN TESTA MA CRESCONO LE AUTO ELETTRICHE e IBRIDE

Nella scelta dei modelli acquisiti con il noleggio a lungo termine, certificata sia da Unrare sia da Aniasa, spiccano i diesel. Aniasa ha infatti messo in evidenza come nel 2023 siano state immatricolate 121.653 vetture diesel con noleggio a lungo termine (un incremento del 18% rispetto all’anno precedente); seguono i veicoli mild hybrid, ovvero mezzi con motore termico che però possono contare su un piccolo propulsore elettrico non collegato alla trazione che rende più efficiente l’unità a combustione interna (oltre 112mila immatricolazioni con un aumento del 44% rispetto al 2022).

Sul gradino più basso del podio ecco le benzina con oltre 61mila immatricolazioni e un incremento del 24%. E le elettriche? Sono ancora una presenza rara nel noleggio a lungo termine (oltre 17mila) esattamente come avviene nel caso dell’acquisto: il dato, però, risulta in fortissima crescita con un +33%.

Fanno meglio le full hybrid che con quasi 27mila immatricolazioni hanno fatto registrare un +55%, segno inequivocabile che questa motorizzazione rappresenta al momento quella più adatta a coniugare bassi consumi, buoni livelli di percorrenza e facile accesso ai centri urbani.

DOMINA IL SUV

Le preferenze in fatto di carrozzeria sono presto dette: il mercato è dominato dai Suv del segmento C e il noleggio a lungo termine non fa eccezione con una quota del 25%. Sempre i Suv, ma del segmento B, occupano per Unrae il secondo posto nelle preferenze a quota 16,6%. Al terzo, a quota 13,0%, troviamo le tradizionali station wagon, grazie soprattutto al favore accordato dalle aziende non automotive, dove rappresentano il 15,7% dei contratti. Seguono le classiche berline del segmento B a quota 11,5%.

LOMBARDIA PATRIA DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

Dal punto di vista geografico si nota come a livello italiano la Lombardia sia la regione simbolo del noleggio a lungo termine con il 33,7% dei contratti firmati nell’anno. Seguono il Lazio con meno della metà (13,9%), il Piemonte (9,5%) e l’Emilia-Romagna (8,4%). La Lombardia ha inoltre la quota più alta di contratti stipulati da aziende non automotive (87,1%). I contratti degli utilizzatori privati vedono prevalere fra tutte le regioni il Molise con quota 32,2% e la Calabria con il 31,5%.

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