Sono 8,5 milioni le vetture immatricolate nei nove mesi del 2020 in Europa (EU+EFTA+UK), con un calo di quasi il 30% rispetto agli oltre 12 milioni dello scorso anno. Settembre è stato il primo mese con un leggero segno positivo, dopo un ciclo negativo che durava dall’inizio dell’anno, dunque da ben prima del lockdown.
I numeri delle immatricolazioni cumulate, a fronte del milione in Italia, sono 1,2 milioni per la Francia, 2 milioni per la Germania, 600mila per la Spagna e 1,2 milioni per il Regno Unito. In Francia e Spagna erano ancora attivi piani di incentivazione governativi.
I cinque principali mercati nei nove mesi mostrano flessioni diverse, frutto dell’impatto della prima ondata della pandemia, che aveva visto la Germania tenere meglio, con un picco negativo ad aprile del 60%, laddove gli altri Paesi registravano flessioni comprese tra il 90 e il 100%. La Francia è stata poi la più rapida a ritornare sui livelli dello scorso anno già a giugno, grazie all’intervento tempestivo del Governo, mentre gli altri hanno impiegato un mese in più.
A giugno l’Acea stimava per fine anno un calo del 25%. Ma questo, specifica Andrea Cardinali di Unrae, “in assenza di sviluppi particolarmente negativi dovuti al peggioramento della situazione epidemiologica”.