Tornano gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, dalle auto ai cicli e motocicli. L’attenzione è puntata soprattutto sulle auto elettriche, che finora non hanno ancora conquistato cuori e garage degli italiani. Rappresentano infatti solo il 4,2% del mercato rispetto al 20% della media europea, a fronte di un parco auto italiano circolante vecchio (in media 12 anni) e dunque inquinante.
È stato lo stesso Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ad annunciare la nuova ondata di incentivi che dovrebbero entrare in vigore a fine marzo. In un mercato che ha chiuso il 2023 con un +18,96% di immatricolazioni rispetto al 2022 ma in calo del 18,3% rispetto al 2019 (l’anno pre-pandemia che segna ormai uno spartiacque tra due epoche completamente diverse tra loro), le misure che il Governo vuole attuare si pongono tre obiettivi:
– cambiare il parco circolante in Italia;
– sostenere le famiglie meno abbienti nell’acquisto di un’auto nuova;
– difendere la produzione italiana inserendo ulteriori incentivi per l’acquisto di auto effettivamente prodotte nel nostro Paese (non è stato ancora chiarito come).
Infatti il nuovo sistema di incentivi premia chi rottama vetture più inquinanti (Euro 0,1 e 2) e sostiene le famiglie con redditi più bassi.
COSA PREVEDONO GLI INCENTIVI 2024
Nel dettaglio il provvedimento ha un valore di 950 milioni di euro così suddiviso: 793 milioni alle auto, 35 milioni ai ciclomotori, motocicli e quadricicli, 53 milioni ai veicoli commerciali leggeri, 20 milioni all’usato auto (la grande novità), 50 milioni al noleggio a lungo termine.
Gli incentivi sono divisi a fasce. Variano al variare della classe di emissioni del nuovo veicolo acquistato (almeno Euro6) e del tipo di automobile che si rottama. A
fare la differenza anche il reddito Isee con un extra bonus del 25% per chi ha un Isee inferiore a 30.000 euro (comunque fino al massimo di 13.750 euro). Ma andiamo con ordine.
Per le full electric (le meno inquinanti con emissioni di Co2 comprese tra 0 e 20 g/km ma anche spesso le più costose) sono previsti incentivi tra 6.000 e 13.750 euro. Scendono tra 4.000 e 10.000 euro nel caso dell’acquisto di un’auto ibrida plug-in (con emissioni tra 21 e 60 g/km) e tra 1.500 e 3.000 euro per l’acquisto di un’auto a basse emissioni full/mild hybrid, benzina, metano o gpl (con emissioni nella fascia tra 61 e 135 g/km).
Tuttavia quest’ultima categoria sarà la destinataria della fetta maggiore dello stanziamento statale per gli incentivi: 403 milioni, rispetto ai 240 milioni per le full electric e ai 150 milioni per le ibride plug-in. Quindi si “incentiva” maggiormente il modello di auto dal costo più contenuto rispetto a quello delle elettriche pure, dal costo più elevato.
In ogni caso, senza rottamazione, non sarà possibile ricevere incentivi per acquistare un veicolo nuovo con emissioni tra 61 e 135 g/km (full/mild hybrid, benzina, metano o gpl).
Per tutti gli incentivi, inoltre, è prevista una soglia di prezzo dell’automobile pari a 35.000 euro che sale a 45.000 euro per le ibride plug-in.
Ma non solo: esiste anche un vincolo di mantenimento della proprietà del veicolo acquistato con incentivo, che per le persone fisiche è di 12 mesi mentre sale a 24 mesi per quelle giuridiche. Dodici mesi di vincolo di proprietà anche per i bonus applicati a ciclomotori/motocicli/quadricicli.
BONUS ANCHE PER IL LEASING E L'USATO
Sul tavolo c’è anche la sperimentazione del cosiddetto leasing sociale, ovvero un contributo per chi decide di prendere un’auto oggetto di ecobonus con noleggio a lungo termine non inferiore ai tre anni. L’obiettivo è calmierare il canone mensile per dare agio alle famiglie meno abbienti nel valutare anche questa opzione.
Ma c’è un’altra novità. Gli incentivi saranno estesi anche alle auto usate per una dotazione complessiva di 20 milioni di euro.
Si tratta di bonus da 2.000 euro che si rivolgono alle persone fisiche (ma non alle imprese) per l’acquisto di veicoli categoria M1, almeno in classe Euro 6, con un valore non superiore ai 25.000 euro (senza IVA) e che non abbiano beneficiato precedentemente di incentivazioni. Per avere il bonus sarà però necessario rottamare un mezzo di proprietà da almeno 12 mesi e in classe fino a Euro 4.
CICLI E MOTOCICLI
I 35 milioni destinati a ciclomotori/motocicli/quadricicli sono divisi in 30 milioni per gli elettrici e 5 per quelli non elettrici.
Il contributo senza rottamazione è pari al 30% del valore del veicolo con un massimo di 3.000 euro, con rottamazione invece si sale al 40% e con un tetto di bonus pari a 4 mila euro.